Correzione difetti di vista

In cosa consiste la correzione dei difetti di vista

Il progresso scientifico ha portato ad utilizzare tecnologia sempre più avanzata per correggere difetti di vista, ed in particolare quei vizidi refrazione che provocano una riduzione della capacità visiva spesso sin dalla prima infanzia o adolescenza: miopia, astigmatismo, ma anche ipermetropia, presbiopia, e difetti visivi conseguenti ad altri precedenti interventi chirurgici (per esempio astigmatismi conseguenti ad interventi di cataratta o miopie conseguenti ad interventi di distacco di retina). La vera novità in questo settore è, peraltro, rappresentata dalla possibilità, in alcuni casi selezionati, di correggere anche la presbiopia.

L’occhio umano, fisicamente, rappresenta un sistema diottrico costituito da diverse superfici, ognuna con un diverso potere di risoluzione delle immagini. Il potere diottrico maggiore è quello della cornea (43 diottrie) seguito da quello del cristallino che va dalle 17 fino alle 22 diottrie; mentre l’umor acqueo e l’umor vitreo hanno un potere diottrico minimo. In condizioni di normalità, in un occhio di circa 23 mm di diametro e senza fattori esterni influenti, un fascio di luce, proveniente dall’infinito, che incide sulla superficie oculare subirà una prima deviazione convergente da parte della cornea, seguita da quella dell’umor acqueo, del cristallino e dell’ umor vitreo, fino a convergere definitivamente sulla macula, che, nel nostro caso, rappresenta il fuoco di tutto il sistema diottrico oculare. Il potere diottrico totale, dell’occhio, in condizioni statiche è di circa 60 diottrie. 

Questa condizione si realizza quando i raggi provengono dall’infinito; tuttavia, quando provengono da distanze intermedie, o vicine all’ occhio, come nel caso della lettura, accade che il fuoco non cadrà più sulla macula, ma posteriormente ad essa, con la conseguenza di determinare una visione sfocata. Sarà necessario, quindi, che l’occhio aumenti il suo potere diottrico fino a far convergere, nuovamente, il fuoco sulla macula. L’aumento del potere diottrico, nell’occhio, avviene grazie alla variazione di curvatura della superficie del cristallino determinata dall’azione del muscolo ciliare.

Definiamo quindi accomodazione il meccanismo attraverso il quale l’occhio è in grado di mettere a fuoco oggetti posti a differente distanza. Rappresenta un atto riflesso anche se non del tutto scevro di una componente volontaria. Lo stimolo che, principalmente, determina l’accomodazione è quello dello sfocamento delle immagini, il quale innesca la classica triade clinica dell’accomodazione: la contrazione del muscolo ciliare, la miosi e la convergenza . 

La contrazione del muscolo ciliare determina l’aumento della convessità del cristallino con conseguente aumento del suo potere diottrico fino a 22 diottrie. 

La miosi si realizza a livello della pupilla la cui funzione è quella di regolare la quantità di raggi luminosi che raggiungono la retina (come il diaframma di un obiettivo fotografico); ciò avviene mediante il restringimento del diametro pupillare, miosi, in condizione di eccessiva luminosità (mediato dall’azione del sistema nervoso parasimpatico) o l’aumento del suo diametro, midriasi, in presenza luminosità minore (mediato dal sistema nervoso simpatico). Durante il processo di accomodazione la pupilla sarà miotica, al fine di concentrare il maggior numero di raggi luminosi sulla macula. 

La convergenza, infine, è quel meccanismo grazie al quale i due bulbi oculari convergono simultaneamente al fine di spostare i raggi luminosi direttamente sulla macula. Grazie al meccanismo dell’accomodazione, l’occhio umano riesce a mettere a fuoco, e quindi vedere distintamente, vari oggetti posti a diverse distanze dall’occhio stesso. 

Con l’invecchiamento, sia per un’ involuzione delle fibre del muscolo ciliare, sia per un irrigidimento del cristallino, la capacità accomodativa dell’occhio si riduce, come avviene appunto nel caso della presbiopia

L’utilizzo del laser ha reso possibile l’eliminazione permanente dei difetti della vista, in modo veloce e sicuro, e soprattutto indolore, per il paziente: l’intervento dura, infatti, soltanto pochi minuti e viene eseguito in ambulatorio, mentre il recupero avviene nel giro di alcuni giorni.

Con la sua esperienza pluridecennale, la presenza di uno staff di collaboratori di comprovata esperienza, la presenza di strumentazioni di alta tecnologia, lo Studio è in grado di fornire una diagnosi  completa e dettagliata sulle condizioni dell’apparato visivo del paziente.

Il Dott. Pinchera è considerato un riferimento, su tutto il territorio nazionale, per i trattamenti laser e per la cura delle patologie oculari più diffuse: il Centro assicura la piena collaborazione da parte dello staff ed assistenza costante per tutta la durata della terapia, che viene portata a termine nel rispetto delle esigenze del paziente e dei suoi familiari, nonché delle norme di sicurezza medico-sanitarie previste dalla normativa di legge.

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