Cataratta

Come curare la cataratta

Lo Studio del Dott. Pinchera è specializzato nella chirurgia della cataratta, un disturbo che colpisce un’importante percentuale di soggetti in età avanzata.

Se hai notato negli ultimi tempi di

  • avere una visione offuscata, di non riuscire più ad identificare i dettagli di alcuni oggetti o persone ad una certa distanza
  • avere una visione doppia di alcuni oggetti
  • avere una maggiore sensibilità alla luce con frequenti fenomeni di abbagliamento
  • di non riuscire più a percepire bene i colori
  • di non riuscire più a vedere bene con i tuoi occhiali o, addirittura, di vedere meglio da vicino senza occhiali

potresti avere una cataratta e, soprattutto, non preoccuparti perché

  • intanto non sei un caso raro o eccezionale se consideriamo che secondo i dati ISTAT, tale patologia colpisce il 38% della popolazione italiana sopra i 70 anni
  • la terapia chirurgica risolve generalmente il problema
  • sono in costante aumento anche tutte quelle forme di cataratta cosiddetta pre-senile che insorge, cioè, tra i 40 ed i 50 anni

Per saperne di piu’

Il cristallino umano è un tessuto perfettamente trasparente a forma di lente biconvessa di potere diottrico pari a circa 20 diottrie (pensate che un comune paio di lenti da vicino per leggere ha un potere variabile da 1,5 a 3 diotrrie!) e quindi di fondamentale importanza per tutto l’apparato visivo. Insieme alla cornea, esso costituisce il sistema diottrico dell’occhio che consente di mandare a fuoco sulla retina le immagini fissate e determina la grandezza di queste ultime. Il potere refrattivo del cristallino può variare, consentendo di mettere a fuoco oggetti posti a diversa distanza dall’occhio. Questo fenomeno è noto come accomodazione e si riduce con l’età, a partire dai 40-45 anni. In tali casi di parla di presbiopia.

 

La cataratta è un’opacità visibile del cristallino che conduce ad una progressiva riduzione della vista. Il cristallino è un tessuto perfettamente trasparente collocato tra l’iride ed il corpo vitreo in cui è presente una notevole componente proteica ed un unico tipo di cellule epiteliali che si dispongono ed organizzano in fibre a decorso regolare. Quando si verificano alterazioni biochimiche e quindi fisiologiche del cristallino, come spesso accade nell’invecchiamento, diminuisce la sua trasparenza ed insorge la cataratta.
Esistono poi forme particolari di cataratte che non sono legate all’invecchiamento ma ad altre cause come il diabete, tossicità da farmaci come nei casi di pazienti sottoposti a terapie cortisoniche per altre patologie e per lunghi periodi, i traumi oculari, la presenza di altre patologie oculari come le uveiti, il glaucoma, la miopia elevata, retinopatie.
Un capitolo a parte è quello delle cataratte congenite, presenti cioè sin dalla nascita o che compaiono entro i primi mesi o nella prima infanzia, monolaterali o bilaterali. Alcune di queste sono ereditarie, altre possono essere correlate ad infezioni contratte dalla madre in corso di gestazione o a patologie del feto.


I soggetti affetti dalla cataratta descrivono la propria condizione come una sorta di “velo” sugli occhi, che impedisce progressivamente lo svolgimento di attività “normali” e quotidiane, come la lettura, la scrittura, la guida dell’automobile e, nei casi più gravi, persino fare una semplice passeggiata o guardare la televisione.

Attualmente non esistono cure farmacologiche per la cataratta, per cui l’unica soluzione è ricorrere all’intervento chirurgico; fino a qualche tempo fa, esso veniva effettuato mediante tecniche tradizionali (bisturi, pinze e suture), mentre oggi con l’ausilio dei moderni facoemulsificatori (emissione di ultrasuoni e asportazione del cristallino catarattoso) o con l’ausilio della moderna tecnologia laser,  l’intervento è diventato meno invasivo, meno doloroso e più efficace (chirurgia mininvasiva della cataratta).

Si tratta, comunque, di un intervento molto delicato, che deve essere effettuato con strumentazioni tecnologicamente avanzate. Al termine dell’intervento, il cristallino opacizzato viene sostituito con uno artificiale, in modo tale che le funzioni dell’occhio risultino totalmente ripristinate; per la chirurgia della cataratta, inoltre, non è necessario il ricorso all’anestesia totale (se non in casi particolarmente complessi), bensì è sufficiente l’impiego di colliri o iniezioni locali, il che riduce le possibili complicanze  particolarmente nei pazienti anziani e/o cardiopatici.

La scoperta del laser, che ha sostituito quasi del tutto la chirurgia tradizionale, ha diminuito di gran lunga la possibilità di complicanze e ridotto il decorso post-operatorio: l’intervento viene, infatti, effettuato in ambulatorio, ha una durata molto breve (10-20 minuti) e non comporta gravi limitazioni per il soggetto, che potrà riprendere le normali attività nel giro di qualche giorno, pur rispettando le indicazioni del medico.

La chirurgia della cataratta richiede grande perizia e particolari accorgimenti: lo Studio del Dott. Pinchera, tra i primi in Italia per esperienza e professionalità, è in grado di portare a termine l’intervento in modo ottimale, garantendo un contesto sicuro ed il pieno rispetto, oltre che delle norme igienico-sanitarie, anche delle esigenze del paziente, grazie alla collaborazione di uno staff medico di prim’ordine.

Se hai bisogno di informazioni sulla chirurgia della cataratta, se desideri effettuare una diagnosi strumentale o una visita oculistica completa, contatta subito il Centro e prenota un incontro con il Dott. Pinchera: potrai risolvere al più presto il tuo disturbo e tornare a svolgere le tue attività quotidiane senza preoccupazioni.

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Presso il mio centro si eseguono visite oculistiche complete integrate da esami ortottici e screening prechirurgici.