Patologie superficie oculare

Diagnosi superficie Oculare

Presso lo Studio del Dott. Pinchera si eseguono screening completi e test diagnostici per l’analisi delle principali patologie della superficie oculare. La superficie oculare, cioè la parte anteriore dell’occhio, può essere considerata una vera unità funzionale costituita dalle palpebre, dall’apparato lacrimale, dagli strati più superficiali della cornea e della congiuntiva (epiteli), dalle connessioni neuronali tra strutture della superficie oculare e sistema nervoso centrale, dal “film lacrimale”.

Dottor Pinchera Visita OculisticaDiversi fattori possono alterare l’integrità della superficie oculare: per esempio lo stesso scorrimento delle palpebre senza la presenza di un adeguato film lacrimale e quindi sofferenza delle cellule epiteliali, fattori esterni come il vento, l’aria condizionata, la bassa umidità dell’aria, il fumo, corpi estranei (incluso le lenti a contatto), microrganismi come virus e batteri. Si può assistere, quindi, all’insorgenza di sintomi da discomfort lacrimale (secchezza oculare)  o, nei casi più gravi, alla comparsa di lesioni dell’epitelio corneale che interferiscono con la qualità della visione. Per poter svolgere il proprio compito, il film lacrimale deve mantenersi stabile sulla superficie oculare e questo dipende dal suo volume e dalla sua stabilità, cioè dalla capacità di restare sulla superficie oculare almeno 10 sec. Le stesse proprietà fisiche del film lacrimale, cioè la velocità di scorrimento, la tensione superficiale, ecc. e le sue proprietà chimiche, legate alla presenza delle tre componenti fondamentali, mucosa, acquosa, lipidica, condizionano la sua stabilità e possono appunto determinare l’insorgenza di alterazioni della superficie oculare da alterato film lacrimale. Questa patologia è nota con il termine di sindrome dell’occhio secco. La diagnosi della s. dell’occhio secco si basa sui risultati di diversi test clinici.

L’iter diagnostico prevede, innanzitutto, una corretta anamnesi che, per esempio, puntualizzi i sintomi (bruciore, secchezza, sensazione di corpo estraneo), l’esame obiettivo oftalmologico, i test che valutano la stabilità del film lacrimale (B.U.T. test con colorazione con fluoresceina o rosa bengala test di Schirmer I e II ). L’esame topografico corneale può fornire in questi pazienti una serie di importanti informazioni. La topografia corneale è una metodica che consente di rappresentare attraverso mappe colorimetriche, la superficie corneale. In questa metodica, i dati numerici acquisiti in base all’esame della cornea del paziente, vengono trasformati in una sequenza di colori; ogni colore corrisponde ad un raggio di curvatura che esprime il grado di “elevazione” della cornea: blu = piatto; rosso=alto.

Per l’analisi del film lacrimale esistono, oggi, topografi corneali che forniscono informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative del fluido lacrimale. La topografia corneale mostra la riflessione del film lacrimale. In assenza di fluido lacrimale non avremo una corretta immagine topografica. La dotazione strumentale del nostro Centro (affermato nelle provincie di Frosinone, Roma, Caserta ed Isernia)  ci consente di studiare in modo approfondito tali patologie e proporre schemi di terapia personalizzati.

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Presso il mio centro si eseguono visite oculistiche complete integrate da esami ortottici e screening prechirurgici.